Il World Food Programme sotto accusa per razzismo?
Il Programma alimentare mondiale dell’ONU ha un problema di razzismo? Alcuni impiegati dichiarano che l’agenzia non sarebbe interessata a indagarlo.
Il World Food Programme (WFP) si era guadagnato il plauso dell’opinione pubblica quando, a seguito di un’indagine del 2018 che aveva evidenziato criticità in merito, aveva prontamente agito a contrasto delle molestie sessuali sul luogo di lavoro. Secondo quanto dichiarato da impiegati ed ex impiegati a Rumbi Chakamba di Devex, però, la stessa urgenza sembra mancare quando si parla di razzismo tra le fila del WFP.
Dall’indagine su scala globale rivolta a tutto lo staff del WFP nel 2021 è emerso che oltre 1.500 persone, l’8% sul totale dei rispondenti, sono state vittime di comportamenti razzisti nel corso dell’ultimo anno, mentre un altro 12% ha visto colleghi essere trattati ingiustamente per motivi di razza.
“L’ho vissuto”, dice un impiegato con più di 30 anni di esperienza nel World Food Programme, aggiungendo che il razzismo è subdolo, non si mostra a viso scoperto. “Non è che ti dicano: ‘Ok, tu sei africano, tu sei nero’. No, no, no, non te lo diranno. Ma tu sai che è perché non fai parte del club” afferma.
Il WFP afferma che, sebbene per motivi di privacy non registri i dati relativi a razza ed etnia degli impiegati, i macro dati riferiti al paese di provenienza mostrano che dal 2020 sono stati assunti 2.669 impiegati provenienti da paesi in via di sviluppo contro 442 da paesi sviluppati.
This such an important story by my colleague @rumbiechakamba_.
Former and current staff members told Rumbi that interpersonal and institutional racism is “a huge problem” within the World Food Programme. https://t.co/h94WDJuUjD
— Omar Mohammed (@shurufu) April 5, 2023
Un impiegato senior, però, afferma che il WFP tende a “nascondersi dietro” la frase “paesi in via di sviluppo”. “Quello che non dicono è che una persona bionda e con gli occhi azzurri che viene dalla Serbia è considerata nella quota dei paesi in via di sviluppo” accusa.
“Assumono persone da paesi in via di sviluppo ma non hanno assunto abbastanza persone nere, né persone asiatiche e nemmeno persone arabe.”
Con David Beasley al termine del mandato come direttore esecutivo e Cindy McCain pronta a prenderne il posto*, gli impiegati intervistati da Devex sperano che McCain prenda di petto la questione.
Traduzione di Valentina Cicinelli via Devex Newswire
*NdT: Cindy McCain si è insediata come direttore esecutivo il 5 aprile 2023, l’articolo originale è stato pubblicato il 3 aprile.
Titolo originale tradotto: “Il World Food Programme sta ignorando le accuse di razzismo?”