La pillola anticoncezionale diventerà gratuita, si spera

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Il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco ha deciso di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d’età. Ma c’è l’incognita della riforma dell’AIFA.

Via libera dell’AIFA alla contraccezione orale gratuita, per le donne di tutte le fasce d’età. La decisione è arrivata lo scorso 21 aprile grazie all’approvazione del Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco, come annunciato dalla sua presidente, Giovanna Scroccaro, in un’intervista rilasciata a Quotidiano Sanità: «Sono stati valutati, all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuati e divisi per ‘generazione’, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti. È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica – ha sottolineato Scroccaro – a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa ‘generazione’ di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità».

Per rendere gratuito l’uso della pillola anticoncezionale lo Stato spenderà 140 milioni di euro all’anno, ma nel giro di pochi giorni la situazione sembra essere cambiata, anche a causa dell’imminente riforma dell’AIFA: entro giugno saranno infatti azzerate tutte le cariche, con una revisione profonda e l’accorpamento delle commissioni tecniche, con lo spettro della nomina di figure di governo, che di certo non andrebbe incontro a un diritto inalienabile come quello della contraccezione orale.

Al momento dunque la gratuità della pillola anticoncezionale dovrebbe essere ufficializzata a fine maggio con l’approvazione del CdA dell’Agenzia del farmaco, come sottolineato in un’altra dichiarazione di Giovanna Scroccaro: «L’autorizzazione ha un impatto consistente sulla spesa pari a 140 milioni di euro l’anno, quindi è normale che il Cda si prenda i giorni necessari a studiare la documentazioni».

Il presidente dell’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica), Mario Puiatti, ricorda inoltre che fino al 1993 la contraccezione era già gratuita, cosa che ne facilitava la conoscenza e la diffusione. Auspica per questo che i consultori siano potenziati. Ad oggi le donne italiane spendono, di tasca propria, ben 230 milioni di euro in contraccettivi orali. Speriamo che questa spesa, almeno in parte, potrà essere sostenuta dallo Stato.

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