In Spagna si andrà a elezioni anticipate
Nelle amministrative vittoria del centrodestra anche oltre le aspettative mentre il Partito socialista delude. Il primo ministro Pedro Sánchez convoca il voto anticipato che però mette in difficoltà la sinistra.
La convocazione delle elezioni per il prossimo 23 luglio, secondo quanto annunciato lunedì scorso in una conferenza stampa dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, è stata pubblicata nel Boletín Oficial del Estado (NdT: la gazzetta ufficiale della Spagna) ieri, martedì 30 maggio. In Spagna la legge elettorale stabilisce che “i partiti e le federazioni che si accordano per presentarsi in coalizione alle elezioni devono comunicarlo alla Giunta competente, entro 10 giorni dalla pubblicazione della convocazione“.
🗳 Sánchez acorrala a Sumar y Podemos en su peor momento y les da diez días para ir en coalición https://t.co/ukaqSQgSgd
— El Salto (@ElSaltoDiario) May 30, 2023
Questo vuol dire che la convocazione anticipata darebbe tempo ai partiti solo fino al 9 giugno per presentarsi in coalizione, perciò Sumar e Podemos (i due principali partiti di sinistra, NdT) hanno solo dieci giorni per mettersi d’accordo. Così, Sánchez mette alle strette la “sinistra alla sinistra del PSOE” e non gli dà modo di reagire dopo i risultati del 28 maggio.
Le elezioni amministrative di domenica scorsa sono state infatti una sconfitta per Unidas Podemos, che ha perso punti in tutti i territori e ha perso piazze importanti a Valencia, Madrid e Barcellona.
I risultati non sono buoni neanche per Yolanda Diaz, impegnata a dare forma al suo progetto, Sumar, e alla sua candidatura alle elezioni generali che erano attese per il prossimo dicembre. Sumar, che non è ancora costituito, ha assistito ai pessimi risultati degli alleati di Compromís, e in minor misura, di Más Madrid.
Traduzione di Valentina Cicinelli da elsaltodiario.com
Immagine di copertina via twitter.com/EURACTIVItalia