Tumore del polmone: un farmaco riduce della metà i casi di morte

Tempo di lettura 2 minuti
Lo Yale Cancer Center e Astrazeneca ottengono un tasso di sopravvivenza negli stadi precoci della malattia senza precedenti: a 5 anni dall’inizio della fase III della sperimentazione l’88% dei pazienti è in vita. Dati presentati sul ‘The New England Journal of Medicine’.

Lo Yale Cancer Center e la multinazionale farmaceutica Astrazeneca hanno appena pubblicato i risultati della terza fase della loro ricerca su un farmaco per il carcinoma polmonare. I risultati non hanno precedenti: il Tagrisso (osimertinib) – così si chiama la pillola – riesce a ridurre della metà i casi di morte per carcinoma polmonare. Non solo. Hanno ottenuto un tasso di sopravvivenza senza precedenti negli stadi precoci: l’88% dei pazienti è in vita dopo 5 anni.

Questi risultati sono stati presentati domenica scorsa nel corso di un intervento durante la Sessione plenaria dell’Annual Meeting 2023 della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society of Clinical Oncology, ASCO) e sono stati pubblicati in simultanea sul The New England Journal of Medicine.

 

I risultati positivi ottenuti nella terza fase della sperimentazione clinica mettono in evidenza come Tagrisso abbia determinato un miglioramento significativo a livello statistico e a livello clinico del tasso di sopravvivenza complessiva, in comparazione con placebo nel trattamento adiuvante di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule ai primi stadi con una mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico. Tagrisso ha ridotto il rischio di morte del 51% rispetto a placebo, sia nel campione dell’analisi primaria (stadi II-IIIA), sia nel campione totale della sperimentazione

Nel campione dell’analisi primaria, l’85 % dei pazienti trattati con Tagrisso erano vivi dopo 5 anni rispetto al 73% dei pazienti trattati con placebo. Sul campione totale della sperimentazione, l’88% dei pazienti trattati con Tagrisso erano vivi dopo 5 anni, rispetto al 78% trattati con placebo.

Roy S. Herbst, Direttore Associato e Capo di Oncologia Medica del Centro Oncologico di Yale, alla guida della sperimentazione, ha spiegato in conferenza stampa: “Questi risultati di sopravvivenza complessiva tanto attesi, con un 88% di pazienti vivi dopo 5 cinque anni, rappresentano un risultato storico nel trattamento del carcinoma polmonare. Questi dati sottolineano che il trattamento adiuvante con osimertinib dà ai pazienti migliori possibilità di sopravvivenza sul lungo termine“.

Traduzione di Valentina Cicinelli da elsaltodiario.com

Immagine di copertina via yalecancercenter.org

Potrebbero interessarti anche...

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, scrivi a ghigliottina.it@gmail.com. Cookie Law

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, scrivi a ghigliottina.it@gmail.com.

Chiudi