Dal 5 all’8 ottobre torna Romics, tra gloria del passato e speranza nel futuro

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Dal 5 all’8 ottobre 2023 a Roma la 31ª edizione del Festival Internazionale dedicato a fumetti, animazione, cinema e games.

Un’edizione, il Romics di quest’anno, un po’ ispirata ad una fortunata congiunzione di date storiche ed eventi che permettono di esplorare, ancor più del solito, un tema già caro. Il rapporto tra celebrazione dei grandi autori e i grandi personaggi del passato, e la spinta a ricercare nuovi temi e nuove ambientazioni. Lo si nota subito.

Il manifesto

Percorre in questi giorni le strade di Roma, anzi, vi svolazza, il Superman protagonista della locandina della 31ª edizione Romics di quest’anno, disegnata dal bravo Gabriele Dell’Otto. Un Superman che sorvola le bellezze di Roma, più precisamente, il Colosseo, come a voler “unire l’Arte con la A maiuscola e il mondo del Comics, sempre con la maiuscola”.

In realtà il disegno l’ho fatto per un’altra edizione. Quella del 2020. Poi quello che è successo lo sappiamo tutti. Non è che non mi andasse di disegnarne un’altra. Mi dispiaceva, che rimanesse nel cassetto, anzi credo che oggi, dopo l’esperienza del Covid, sia più consono e abbia maggior senso.

La “S” ha il sapore di speranza. Superman è l’eroe della speranza. Ed è qui che si manifesta più di tutti quella fortunata congiunzione di idee ed eventi che abbiano annunciato in precedenza, e si esprime con vera potenza.

Il potere della speranza

Corrono gli 85 anni dalla creazione del celebre personaggio e verranno festeggiati con una mostra dedicata, “The Power of Hope”, forse la principale in programma. Saranno esposte tavole originali ma anche materiali storici dell’uscita italiana dei primi tre film dedicati a Superman. Quasi a sottolineare il legame speciale che unisce questo personaggio al grande schermo, così come sono uniti i due mondi, quello dell’illustrazione e del cinema, e che Romics, da sempre, intende celebrare.

Sempre dedicato al rapporto col grande e piccolo schermo, infatti, tante altre mostre ed eventi speciali: “Musicomics, premio musica per immagini”, alla sua seconda edizione, che premia alcune grandi sigle tv. Nella conferenza stampa di presentazione è stata annunciato sabato 7 ottobre la presenza di Cristina D’Avena, e chi più di lei può celebrare l’unione di musica e fumetto d’animazione? Chissà se avrà l’occasione di incrociare Akemi Takada, che interverrà in rassegna per festeggiare i quarant’anni della sua “Incantevole Creamy”.

Cinquant’anni per Doraemon, che tira fuori dalla tasca un “Barone Rampante” firmato Mondadori. A cento anni dalla nascita di Italo Calvino, ce lo meritavamo. Cifra tonda fa anche Roberto Disio, Mr.No e Tex. Un bel Romics d’oro sullo scaffale di casa Bonelli con contorno di 80 tavole provenienti direttamente dal suo archivio personale. E i nomi citati sono solo alcuni.

Ma, dicevamo, Romics non è solo celebrazione del passato.

Romics, uno sguardo al futuro

Perché no, anche all’eternità. Tra le segnalazioni ricevute, una delle più interessanti è sicuramente Eternity, appunto, di Alessandro Bilotti e Sergio Gerasi. In una Roma anch’essa eterna del secolo scorso, futuristica ma decadente, un giornalista di rotocalchi – “i programmi e le riviste di gossip sono la mia passione colpevole”, confessa lo stesso Bilotti – indaga la città attraverso i personaggi che la popolano. “Sono personaggi dello spettacolo. Dove per spettacolo intendo non solo showbusiness, ma anche politica e Chiesa”. Vedremo se troppa felliniana memoria o no. La copertina del primo numero fa sognare qualcosa di nuovo.

E se puntiamo lo sguardo ancora più lontano nel tempo e nello spazio, Romics ci offre una bella occhiata con la mostra “Iride a fumetti”. Il progetto italiano di Osservazione della Terra scruta con grandi occhioni il pianeta e per raccontarlo non trova di meglio che un fumetto – perché scusate, di meglio cosa si può trovare? – siglato ESA (European  Space Agency), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), SIO (che non è una sigla, è l’autore che si firma proprio così).

https://www.instagram.com/iride_programma_spaziale/?img_index=1

Insomma, a Romics la creatività vola. E parte a razzo. Non mancate!

Articolo a cura di Andrea Pezzullo

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