Un nuovo studio mostra che ballare è il miglior esercizio per combattere la depressione
I dati mostrano che la danza può trattare i sintomi della depressione meglio degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
Un nuovo studio ci dice che la danza è una delle migliori forme di cura per la depressione.
Alcuni ricercatori australiani hanno pubblicato uno studio che mostra come la migliore forma di esercizio per trattare la depressione sia la danza, che si dimostra in questo migliore di altre attività come la camminata, il jogging, lo yoga, il tai chi o il resistance training. Lo studio mirava a identificare quale tipo di esercizio fosse migliore per trattare la depressione maggiore, sia in combinazione sia in confronto alla prescrizione di psicoterapia e antidepressivi.
Attraverso 218 studi diversi con 14.170 partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che in generale con l’esercizio fisico si ottenevano discrete riduzioni, più che prescrivendo semplicemente ai partecipanti degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o una terapia cognitivo-comportamentale (CBT).
Nei grafici dei dati, la danza si trovava in cima in termini di maggiori riduzioni dei sintomi depressivi, mentre attività come la camminata, il jogging, lo yoga e l’esercizio aerobico con terapia si piazzavano al secondo posto. Gli effetti degli esercizi e delle cure standard differivano a seconda del gruppo demografico.
A quanto pare, nelle donne gli esercizi di resistenza e il ciclismo riducono più sintomi; gli uomini beneficiano invece più dallo yoga, dal tai chi e dall’esercizio aerobico unitamente alla psicoterapia. I partecipanti più anziani ottenevano riduzione dei sintomi se venivano loro prescritti yoga ed esercizio aerobico unitamente alla psicoterapia, mentre i più giovani hanno ottenuto effetti migliori dal resistance training. Tuttavia, nel complesso, la danza è stata la forma di allenamento che ha sistematicamente migliorato i sintomi delle persone affette da depressione.
Lo studio ha iniziato a girare online. Il fatto che la danza potesse essere così efficace e potente è parso “bello” a diverse persone. Lo scienziato e scrittore Erik Hoel ha pubblicato su X, ex Twitter, uno dei grafici dello studio, commentando che nella conclusione della ricerca si celava una delle scoperte più interessanti.
They buried the lede on this new study. It's not that exercise beats out SSRIs for depression treatment, but that *just* dancing has the largest effect of *any treatment* for depression.
That's kind of beautiful. pic.twitter.com/9EQZXOtk7s
— Erik Hoel (@erikphoel) February 21, 2024
“Nel titolo hanno omesso l’essenziale”, ha scritto. “Non è che l’esercizio batte gli SSRI nella cura della depressione, ma che la danza *da sola* ha l’effetto maggiore di *qualsiasi terapia* per la depressione. È bellissimo”.
“È affascinante che una cosa tanto semplice come ballare possa avere un tale potere sulla nostra salute mentale”, aggiunge qualcuno sotto al post. “Ti fa chiedere quante altre forme tradizionali di cura sottovalutiamo nella medicina moderna”.
Persino il proprietario di X Elon Musk è intervenuto, dicendo: “Magari dovrei provare”.
Psych Central dice che il semplice atto di ballare può portare a benefici come l’aumento di attività dei neurotrasmettitori nel cervello, ma anche un miglioramento dell’autostima e un accrescimento della consapevolezza. Si citano inoltre studi passati che rilevavano come la danza possa portare le persone che soffrono di depressione fuori dalla propria testa, lontano dalla ruminazione e dai pensieri angoscianti ciclici, ancorandole nel presente. Le endorfine e le relazioni sociali che spesso scaturiscono dalla danza possono anche portare a un generale miglioramento degli stati d’animo.
A quanto dicono, il ballo può agire come forma di terapia somatica, una sorta di terapia che poggia sul movimento corporeo per liberare le emozioni. Che sia ballare da soli in camera sulle note della propria canzone preferita, o sulla pista da ballo in mezzo ad amici ed estranei, scopriamo che la danza può essere molto più potente di quanto non credessimo.
Traduzione di Sara Concato via independent.co.uk
Immagine di copertina via Unsplash