È tornata l’acqua alle Terme di Caracalla!

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Dopo 1.500 anni l’acqua, elemento centrale, è tornata alle Terme di Caracalla grazie ad una installazione contemporanea che unisce il presente con il passato glorioso di Roma.

Uno specchio d’acqua che accompagna la visuale sullo scenario delle maestose terme di Caracalla risalenti al secondo secolo d.C. stupisce ora i visitatori. Quello che è l’elemento catalizzante quando si parla di terme viene riportato ora in primo piano in uno dei luoghi simbolo dell’antica Roma.

Come rendere omaggio all’antichità nell’epoca contemporanea

Lo “Specchio d’Acqua” nasce da un’idea di Mirella Serlorenzi, direttrice delle Terme di Caracalla, che ha promosso un progetto di ampio rinnovamento del complesso, dando rilevanza all’elemento termale: La realizzazione dello specchio d’acqua – spiega – è il primo elemento di un progetto integrale finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell’antichità. L’acqua, un elemento assente da oltre mille anni, torna in maniera determinante ma rispettosa delle rovine: in un gioco di specchi la natatio esce dal corpo dei bagni e si pone assialmente nei giardini, duplicando l’imponente calidarium. Un segno contemporaneo, come contemporanea è la nostra comprensione delle rovine, che crea una sorta di metaverso concettuale e riattiva attraverso i giochi d’acqua e le nebulizzazioni il ricordo della antica funzione delle Terme di Caracalla“.

Le rovine spuntano dall’acqua, lo specchio le raddoppia in un gioco affascinante. Un progetto ambizioso che si prefigge di essere anche la scenografia perfetta per le tante performance artistico-culturali ospitate dalle Terme di Caracalla.

L’importanza delle terme per gli antichi romani

Pensare ad un popolo che era così avanti anche sul tema delle infrastrutture create per il benessere della popolazione ci fa capire quanto i romani vivessero improntati ad una vita che dava importanza anche al relax e al tempo libero. Le Terme di Caracalla rimasero in funzione per circa 300 anni, fino al VI secolo d.C., quando furono abbandonate a causa delle invasioni barbariche e del declino dell’Impero Romano.

Ancora oggi, le loro rovine sono una testimonianza ben conservata dello splendore e della raffinatezza della civiltà romana. Visitandole si possono ammirare i resti delle vasche, il calidarium, il tepidarium e il frigidarium, della natatio e delle palestre.

Le Terme, costruite tra il 212 e il 217 d.C. durante il regno dell’imperatore Caracalla, erano tra le più grandi e lussuose terme dell’antica Roma ma non rappresentavano solo un luogo di relax.

I romani infatti le utilizzavano le in svariati modi:

per l’igiene personale, perché offrivano una vasta gamma di servizi per l’igiene personale, compresi bagni caldi e freddi, saune e sale per massaggi. I romani potevano lavarsi, sudare nelle saune per purificarsi e ricevere massaggi per rilassarsi.

Per le attività fisiche, infatti includevano spazi per l’esercizio fisico come palestre e piscine. I romani potevano allenarsi sollevando pesi, lottando o nuotando nelle piscine.

Per gli incontri sociali,  erano anche un luogo popolare per gli incontri sociali. Le persone di diverse classi sociali si riunivano qui per discutere di affari, politica o semplicemente per socializzare. Le terme offrivano uno spazio neutrale dove i romani potevano incontrarsi senza distinzioni di classe.

Per le Cure mediche: le terme erano anche utilizzate per trattamenti medici, come massaggi terapeutici o cure termali prescritte per alleviare dolori muscolari o reumatismi.

Per la cultura e intrattenimento. Come accade oggi in questo luogo grazie a una vasta programmazione artistica oltre alle attività di base come bagni e esercizi fisici, le Terme di Caracalla offrivano anche intrattenimento culturale. Ci sono state rappresentazioni teatrali, letture di poesie e altri spettacoli per intrattenere i visitatori.

Uno spettacolo nello spettacolo

Lo Specchio d’acqua, con uno spessore di soli 10 centimetri e una dimensione di 42 x 32 metri, ha più funzioni. Da una parte è una sorta di teatro dell’acqua e sull’acqua, con un palcoscenico destinato a una serie di attività performative e culturali. Il palco si erge proprio a pochi centimetri dallo Specchio d’Acqua con una minima differenza di altezza, di circa 5 centimetri, grazie alle sue dimensioni importanti, consente la possibilità di presentare spettacoli teatrali, di danza o di musica classica, ma anche conferenze, incontri e lectio magistralis. Dall’altra è una installazione moderna ideata e progettata dall’architetto Hannes Peer e realizzata in collaborazione con Paolo Bornello dello Studio Bornelloworkshop.

La forma semplice e rettangolare suggerisce volutamente la forma della Natatio. La vasca è rivestita con un materiale di colore nero (Liner) che si presenta moderno ma mantiene come intento principale quello di incorniciare, specchiare e replicare il monumento per renderlo protagonista assoluto.

Inaugurato venerdì 12 aprile scorso con uno spettacolo unico replicato anche il successivo sabato, in cui Aterballetto ha danzato sull’acqua.

Quella del Centro Coreografico Nazionale è stata la prima performance sullo Specchio d’acqua presentando in prima romana la coreografia Rhapsody in blue, di Iratxe Ansa e Igor Bacovich creata per il centenario della morte di George Gershwin. La Soprintendenza ha inteso rendere un omaggio a Roma offrendo a tutti i visitatori delle Terme questa performance eccezionale che ha stupito il pubblico.
Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con Electa e messo in atto sopra l’installazione grazie a una idea originale di Cristiano Leone.

Come visitarle?

Il complesso archeologico è visitabile dalle 9.00 alle 19.15, dal martedì alla domenica. Il costo del biglietto intero è di 8 euro e nei giorni speciali di apertura come le prime domeniche del mese, e i giorni 14, 15, 16 giugno per le Giornate europee dell’Archeologia con entrata gratuita o la Notte europea dei musei con apertura serale al costo simbolico di 1 euro.

Dal 1° maggio 2024 la vendita dei biglietti è gestita dal servizio di e-ticketing del portale Musei Italiani del Ministero della Cultura senza costi di prevendita.

Inoltre ci sono tantissime occasioni artistiche e culturali per godere di questa location unica e insieme fruire dei tanti spettacoli di Opera, musica e arte per il Caracalla Festival e per l’estate di concerti.

Perché visitare o tornare alle Terme di Caracalla

Questa novità porta una ventata di modernità in un luogo importante per la storia antica della capitale. L’aspetto davvero interessante sarà poter accedere a una programmazione artistica ancora più ampia con spettacoli e performance adattate sullo Specchio d’Acqua creando un effetto unico.

Le Terme di Caracalla restano uno dei più affascinanti luoghi che ci offre un’immersione completa nella storia e nella cultura dell’antica Roma. È sempre bello immaginare come questo luogo fosse pieno di vita nei secoli della Roma imperiale e come oggi, sempre di più possa diventare anche un motore di aggregazione e di valorizzazione delle arti e del bello.

Articolo e immagine di copertina a cura di Elena Murgia

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