La scuola italiana non promuove adeguatamente la salute

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In un rapporto pubblicato dalla Fondazione GIMBE la situazione degli istituti scolastici quando si parla di promozione di salute e benessere.

La salute e il benessere passano anche dalla scuola. O almeno, dovrebbe essere così. La Fondazione GIMBE ha appena pubblicato un nuovo dossier, Scuole che Promuovono Salute: status di attuazione in Italia del programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, incentrato sulla partecipazione degli istituti italiani all’iniziativa dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per rendere la scuola un luogo di sensibilizzazione per temi così importanti.

La sanità pubblica passa anche dalla promozione della salute, e ne rappresenta uno dei pilastri. Già negli anni Ottanta l’OMS parlava di SPS, cioè di Scuole che Promuovono Salute, un concetto nato nel 1986 grazie alla Carta di Ottawa, successivamente adottato a livello mondiale nel 1989. Le relative azioni riguardano cinque macro aree:

  • costruire una politica pubblica per la tutela della salute
  • creare ambienti favorevoli
  • rafforzare l’azione della comunità
  • sviluppare le capacità personali
  • riorientare i servizi sanitari ponendo al centro la persona

La scuola, da questo punto di vista, è dunque un luogo nel quale la promozione della salute e del benessere può essere fondamentale. I dati forniti dalla Fondazione GIMBE però non sono così positivi, anzi. Secondo il report in quasi il 40% degli istituti è completamente assente alfabetizzazione sanitaria, cioè una formazione del personale, con una scarsa attenzione sui temi della salute mentale e della prevenzione delle malattie infettive. Inoltre, hanno partecipato alla ricerca solo 3 scuole italiane su 5, un ulteriore dato che deve far riflettere sull’interesse, evidentemente basso, o non elevato che dir si voglia, per una questione così importante.

«Alla luce dei risultati della survey – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE –, emerge chiaramente la necessità da un lato che il programma SPS raggiunga il massimo grado di implementazione, dall’altro che vengano progettate iniziative per supportare le scuole italiane nella promozione della salute pubblica e l’utilizzo consapevole dei servizi sanitari».

«Ecco perché in questo contesto, nel gennaio 2023 la Fondazione GIMBE ha dato il via a “La Salute Tiene Banco – aggiunge Elena Cottafava, Segretaria Generale della Fondazione –, iniziativa finalizzata a supportare le scuole italiane nella promozione della salute pubblica e nella conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il progetto mira a promuovere tra i ragazzi l’alfabetizzazione sanitaria, una materia sulla quale non è fornito supporto al personale scolastico quasi in 2 scuole su 5. Per questo vogliamo estendere il programma “La Salute Tiene Banco” a tutte le scuole del Paese e abbiamo bisogno del supporto di tutti: insieme possiamo educare giovani cittadini consapevoli protagonisti attivi della propria salute e utenti consapevoli del SSN, al fine di contribuire alla sua sostenibilità».

Il report dell’Osservatorio GIMBE “Scuole che Promuovono Salute: status di attuazione in Italia del programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità” è disponibile qui.

Articolo a cura di Graziano Rossi

Immagine di copertina via gimbe.org

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