Il Paese dei diritti “negati”
Tempo di lettura 5 minutiSettimana intensa, per i diritti LGBT: mentre alla Camera dei deputati PD e SC decidevano di votare una “legge farsa” contro l’omofobia, l’assessore alla scuola del Comune di Bologna toglieva la dicitura “padre” e “madre” dai documenti per l’iscrizione ad asilo ed elementari. Entrambi i provvedimenti hanno suscitato scalpore, ma l’Italia è indietro anni luce rispetto al resto d’Europa