Ama il prossimo tuo come faresti con Manuel Agnelli: il live all’Orion
Il frontman degli Afterhours torna “a Roma” per presentare il suo primo disco solista all’Orion Club di Ciampino.
Mentirei se non dicessi apertamente che questa estate avevo già assistito ad un concerto di Manuel Agnelli sul palco di Villa Ada. Sapevo quindi a cosa andavo incontro, almeno in parte, ma allo stesso tempo le aspettative erano ancora molto alte. Cos’è cambiato in questi pochi mesi? Molto. Per precisione è uscito un album.
Manuel Agnelli non ha sicuramente bisogno di presentazioni: frontman di una delle band più importanti del panorama musicale italiano, gli Afterhours, ex giudice di X Factor, ma ha avuto anche una piccola parentesi come presentatore TV per un programma di approfondimento musicale in Rai (Ossigeno, ndr.).
La fama, musicale, lo precede. Un animale da palco, in grado di catalizzare senza sosta l’attenzione del pubblico.
Come anticipavo, mi ero in parte spoilerato quanto successo la sera del 14 Dicembre all’Orion di Ciampino, questa estate, ma sapevo comunque che non sarei uscito meno colpito dal concerto. La curiosità, personale, era tutta rivolta ai piccoli pezzi della collezione che questa estate erano ancora per lo più “sconosciuti”. Tutto questo perché l’album, Ama il prossimo tuo come te stesso, questa estate non era ancora stato pubblicato, ma 3 dei suoi pezzi erano già disponibili, alcuni grazie soprattutto a Diabolik (il film dei Manetti Bros), di cui il cantautore ha curato la soundtrack.
La serata inizia col botto, ad aprire il concerto con una manciata di pezzi ci hanno pensato i Little Pieces of marmelade, che nella serata ricoprono il duplice ruolo di opening act e band di supporto, a Frankie e DD infatti sono affidate chitarra e batteria che accompagna Manuel Agnelli.
Il pubblico inizia ad affollare la sala proprio durante l’esibizione del power duo marchigiano, una sala che sarà sold out di li a poco, ma c’era da aspettarselo, anche se il meteo e la distanza dalla capitale hanno sicuramente messo a dura prova la riuscita.
La cosa che più colpisce dando uno sguardo alla folla che riempie il club di Ciampino è sicuramente la sua assoluta eterogeneità. Persone di tutte le età, dai più incalliti fan degli Afterhours fino a coppie avvinghiate che non si sono lasciate andare per mezzo secondo. E nessuno si può dire che ne uscirà deluso.
Manuel Agnelli sale sul palco in leggero ritardo rispetto all’orario atteso e mi ha fatto anche sorridere che, nonostante l’orario ufficialmente comunicato di inizio concerto fosse quello delle 21, alle 21.15 si vede la porta laterale del club aprirsi per far entrare il cantante nel backstage. Il ritardo, in ogni caso, è perdonato perché poco dopo salendo sul palco e iniziando il concerto con Severodonetsk e Signorina mani avanti, Manuel rivela di soffrire per una faringite, che ammetto per un attimo mi ha fatto temere per la serata, ma nonostante tutto i ben 25 pezzi in scaletta sono venuti via come se nulla fosse.
Pezzi storici degli Afterhours come Veleno, Padania, Quello che non c’è, Bye bye Bombay si intrecciano alla perfezione con i brani dell’album solista, lo spettacolo è assicurato e la voce di Manuel Agnelli nonostante la faringite e un fedele fazzoletto ad accompagnarlo per tutto il concerto, lascia sempre i brividi lungo la pelle.
Per raccontare ulteriori dettagli sulla serata ci sono le foto di Mirko Pizzichini.
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La scaletta della serata:
- Severodonetsk
- Signorina mani avanti
- Veleno
- Non si esce vivi dagli anni ’80
- Bunjee jumping
- Milano con la peste
- Lo sposo sulla torta
- Quello che non c’è
- La profondità degli abissi
- Proci
- Padania
- Guerra e pop corn
- Germi
- Male di miele
- Ama il prossimo tuo come te stesso
- Tra mille anni mille anni fa
- Non è per sempre
- Bye bye Bombay
Bis:
- Pam Pum Pam
- Voglio una pelle Splendida
- 1.9.9.6.
- Dea
- Lasciami leccare l’adrenalina
- Ci sono molti modi
Testo di Cristiano Tofani
Foto di Mirko Pizzichini